Adesso sì che ci sentiamo più sicuri, quando camminiamo per le strade. Grazie ai due ministri, degli Interni e della Difesa, che fanno a gara per esaltare la propria muscolatura ideologica. Grazie ai vigili (per il momento solo alcuni della “civile” Parma) che malmenano uno studente ghanese, sgranandogli addosso il solito rosario di epiteti “razzisti”.Grazie alle baby gang di Roma e dintorni che pestano i cinesi, grazie agli agenti della dogana (al momento solo quella “capitolina”) che strapazzano una donna somala, con passaporto italiano, trattenendola ignuda per alcune ore in uno stanzino della scalo di Ciampino, accampando i motivi più assurdi. Adesso sì che ci sentiamo più sicuri, quando camminiamo per le strade, grazie alla miriade di videocamere che ci spiano e sorvegliano come tanti occhi divini del settimo cielo. Ci sentiamo più sicuri e anche più gratificati perché quegli sguardi digitali vellicano il nostro più intimo esibizionismo. Ci sentiamo più sicuri per le strade, mentre le statistiche parlano di un inquietante incremento della mattanza familiare tra le mura domestiche.
venerdì 10 ottobre 2008
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