Apro il giornale e leggo che… Toh! Chi l’avrebbe mai detto? A None nasce una nuova associazione (scusate la rima involontaria). Potrebbe essere una buona notizia: l’associazionismo in questo paese è imbattibile. Fioriscono a più non posso società sportive e circoli culturali; pullulano all’inverosimile associazioni per scopi benefici. È il bengodi della carità, della concordia e della solidarietà, da cui si evince che a None certamente convive una comunità virtuosa, sempre pronta a dare aiuto al prossimo, sempre dedita al bene degli altri. Poi vai a leggere i nomi, che compongono il direttivo di questa nuova struttura, e ti sorge qualche sospetto. Tre ex si si uniscono: un ex volontario dell’Auser, fuoruscito con il suo bel carico di mugugni e risentimenti, una ex candidata alla poltrona di primo cittadino, pronta (in buona fede) a mettere il cappello su ogni iniziativa politica e sociale del territorio, e, ciliegina lussureggiante su questa ennesima torta della filantropia, quale presidente ad honorem, tal Fabrizio Comba, ex Console Onorario della Repubblica di Bielorussia in Piemonte (1988-1993), la cui faccia (in buona fede), se non andiamo errando, campeggia in questi giorni su molti manifesti del Popolo delle Libertà per le prossime elezioni regionali. Che ci sia un’altra associazione di volontariato può anche andar bene, ma il problema è che si è posta come finalità quella di offrire servizi di assistenza ed accompagnamento alle persone anziane e bisognose.
Occorre sapere che c’è già un’associazione che da più di dieci anni opera egregiamente a None. Si chiama Auser e, quale servizio per la comunità, trasporta proprio le persone anziane e disabili nei centri di cura e in altri luoghi per le varie incombenze quotidiane. Funziona bene, perché ci sono i sacrifici, la dedizione, l’impegno, l’amore (quello vero, perché disinteressato) dei volontari. Uno dei suoi fondatori più prestigiosi fu proprio il compianto Annibale Mazzoni, sulla cui linea si sta muovendo l’attuale direttivo dell’Auser.
Fatte queste debite considerazioni, sorge il dubbio che altri siano gli scopi sottesi a questa nuova inizativa associazionistica: osteggiare l’Auser e magari assecondare fortune politiche. Signora Nadia Biscola, persona stimata, se improvvisamente è stata pervasa da una sorta di estasi amorosa per la collettività nonese e colta da nobili intenti sociali, perché, invece di correre a destra e a manca alla ricerca di consenso, non va a prestare opera di volontariato all’Auser? Desidero rammentarle che nell’Auser ci sono persone di varia estrazione e sensibilità politica e culturale che, giorno dopo giorno, già accompagnano le persone anziane e bisognose. Lo fanno semplicemente per amore e solidarietà sociale. Stia tranquilla! Non ambiscono a fare il sindaco di None o a ricoprire altre cariche prestigiose! Se proprio, gentile signora, voleva fondare una nuova associazione, perché non dedicarsi alla tutela dei lombrichi, come già anni fa suggeriva una mia cara amica a chi era preso dalla fregola dell’associazionismo? Un modesto consiglio: meglio evitare di mescolare volontariato e politica! Buon Anno a Lei e ai suoi Sodali!
Occorre sapere che c’è già un’associazione che da più di dieci anni opera egregiamente a None. Si chiama Auser e, quale servizio per la comunità, trasporta proprio le persone anziane e disabili nei centri di cura e in altri luoghi per le varie incombenze quotidiane. Funziona bene, perché ci sono i sacrifici, la dedizione, l’impegno, l’amore (quello vero, perché disinteressato) dei volontari. Uno dei suoi fondatori più prestigiosi fu proprio il compianto Annibale Mazzoni, sulla cui linea si sta muovendo l’attuale direttivo dell’Auser.
Fatte queste debite considerazioni, sorge il dubbio che altri siano gli scopi sottesi a questa nuova inizativa associazionistica: osteggiare l’Auser e magari assecondare fortune politiche. Signora Nadia Biscola, persona stimata, se improvvisamente è stata pervasa da una sorta di estasi amorosa per la collettività nonese e colta da nobili intenti sociali, perché, invece di correre a destra e a manca alla ricerca di consenso, non va a prestare opera di volontariato all’Auser? Desidero rammentarle che nell’Auser ci sono persone di varia estrazione e sensibilità politica e culturale che, giorno dopo giorno, già accompagnano le persone anziane e bisognose. Lo fanno semplicemente per amore e solidarietà sociale. Stia tranquilla! Non ambiscono a fare il sindaco di None o a ricoprire altre cariche prestigiose! Se proprio, gentile signora, voleva fondare una nuova associazione, perché non dedicarsi alla tutela dei lombrichi, come già anni fa suggeriva una mia cara amica a chi era preso dalla fregola dell’associazionismo? Un modesto consiglio: meglio evitare di mescolare volontariato e politica! Buon Anno a Lei e ai suoi Sodali!
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